Su di me, non saprei esattamente cosa dire. Raccontarvi invece cosa succede intorno a me, forse può dare un’idea di cosa mi frulla per la testa e del motivo per cui ho aperto questo blog. Con una piccola dose non richiesta di gossip e curiosità, perché sapere chi si sta leggendo e intrufolarsi nella sua casa è assolutamente inevitabile.
Amo leggere, ma soprattutto amo le parole da quando sono troppo piccola per ricordarlo, e questo lo devo a mia madre, creatrice a tempo perso di avventure per farmi dormire, e divoratrice di romanzi. Ho iniziato a parlare prestissimo per non smettere mai, e l’ho tormentata per insegnarmi a leggere prima della scuola per capire cosa la attirasse tanto in quelle pile di fogli rilegati. Non lo ha fatto, non voleva avvantaggiarmi rispetto agli altri bimbi e darmi qualcosa di cui vantarmi, e comunque mancava poco, quindi il mistero è rimasto fino ai sei anni, quando ho iniziato a divorare una flotta intera di battelli a vapore.
Mio padre non ha mai parlato molto e ha sempre letto e amato la fotografia, cosa che ha fatto sì che passassi il tempo con lui leggendo o imparando i primi scatti, e facendo una montagna di settimane enigmistiche. A lui devo Camilleri, Tre Uomini in Barca e una malsana passione per i libri di fotografia.
Ho studiato lingue, poi traduzione, aperto e chiuso una parentesi sulle relazioni internazionali e vissuto in Giappone per 3 mesi, avendo sempre voglia di scrivere, tradurre, ma senza avere mai il tempo per farlo. Ho pensato di prendermi il tempo per pensarci iniziando a lavorare in un’azienda di produzione video, che sapevo non essere il mio mondo, ma che lo è diventato in tre anni senza nemmeno il tempo di rendermene conto. Ho iniziato organizzando i lavori per le crew video, e in un attimo sul biglietto aereo è apparso anche il mio nome e mi sono ritrovata con la telecamera in spalla qui e là per il mondo, imparando un milione di cose che mai mi sarei immaginata. In questa cornice di confusione ed esaltazione ho anche trovato l’Amore, quello con la a maiuscola, che mi accompagna in tutti i miei folli viaggi e legge spalla a spalla con me, scambiando visioni sul mondo.
Ma non andiamo fuori tema! Insomma, la lettura e la passione per i libri mi hanno sempre accompagnato fin dall’infanzia, e la voglia di condividere pareri, curiosità e consigli sugli ultimi acquisti e sulle ultime scoperte ha sempre bussato alla porta. Finora però non mi ero mai spinta oltre alle due parole con gli amici e i parenti che “ma tu che leggi tanto, mi consigli qualcosa?”. Mi sono sempre sentita troppo giovane, troppo esposta, forse quasi arrogante all’idea di consigliare io, dal mio piccolo, qualcosa da leggere a qualcuno che non me lo chiedesse esplicitamente. E come si diceva, non avevo tempo.
E allora cosa è cambiato ora? Nulla, provo solo ostinatamente a convincermi che le giornate abbiano 35 ore e trovo in qualche modo il tempo di farlo, tra un volo e l’altro, tra un video e l’altro, perché mi sono resa conto di trascurare una passione che mi porto con me da sempre. Ho voglia di creare una piccola comunità unita dove poter scambiare consigli e creare discussioni, in un periodo in cui la cultura viene sempre più spesso messa all’angolo. Questo è l’obiettivo che mi pongo nell’aprire “Le righe di Persefone”.
Poi, dato che non riesco mai a concentrarmi su una sola cosa alla volta, dal parlare di libri mi sono spinta al parlare di viaggi, e dai viaggi sono passata alla fotografia, e chissà se presto si aggiungeranno altre categorie al mio curioso e caotico progetto.
Per il momento, non mi resta che augurarvi buona lettura e sperare che vi sentiate a casa. Io, da parte mia, farò tutto il possibile perché ciò accada.
Benvenuti,
Carolina
